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Salvatore Cicu
2 febbraio 2017
L'opinione di Salvatore Cicu
Dalle campagne l´urlo di un´isola
Una Giunta Regionale che non sa investire nelle potenzialità del patrimonio agricolo sardo non può più continuare a governare la Sardegna. La manifestazione di Coldiretti è l'urlo legittimo di un'Isola che dice basta ad un esecutivo indifferente e inadeguato alla crisi delle nostre campagne. Ci sono ritardi su tutto. Dal capitolo latte alla pesca. Ma soprattutto il profondo distacco della nostra Regione dall'assegnazione dei fondi europei, un distacco che impedisce ogni forma di sviluppo del mondo delle campagne, impedendo crescita, internazionalizzazione e managerialità.
Siamo dalla parte di Coldiretti ma ancor più, dalla parte di chi cerca in ogni modo di portare fuori dalla crisi il comparto agricolo sardo. La Sardegna oggi riesca a coprire soltanto il venti per centro del suo fabbisogno interno, questo significa che prevale ancora arretratezza e sottosviluppo. Il mancato accordo sul prezzo del latte è lo specchio di questa crisi: quando il prezzo del formaggio sale, a guadagnarci è l’industriale.
Ma quando scende a rimetterci è il pastore. Una spirale che produce soltanto assistenzialismo, sotto forma di contributi a fondo perduto di assistenza alla produzione e di integrazione al reddito. La battaglia che oggi sta portando in piazza Coldiretti è decisiva per il futuro della Sardegna e della sua tenuta sociale. L'agricoltura va ripensata e riorganizzata e modernizzata, servono riforme, sistema con gli altri settori produttivi, ma anche istruzione e formazione. Oggi assistiamo ad una crisi che è gravissima e sulla quale nessuno può tirarsi indietro, la Giunta Pigliaru ha fallito, faccia un passo indietro e liberi la Sardegna dai disastri che sta producendo.
*eurodeputato del PPE
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