Appalti pubblici, svolta positiva per le imprese con il nuovo decreto-legge: chi rateizza i debiti tributari può partecipare ai bandi pubblici
SASSARI - «Le aziende che rateizzano il proprio debito con lo Stato, hanno diritto di partecipare agli appalti pubblici». Così, il Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Luca Murgianu, definisce, in estrema sintesi, la «piccola-grande rivoluzione» che d’ora
in poi interesserà positivamente tutte le imprese che vorranno
partecipare ai bandi pubblici ma che sono alle prese con i debiti
tributari, quindi con Equitalia.
La novità, il decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16 (“Disposizioni urgenti
in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e
potenziamento delle procedure di accertamento”), detto anche “Decreto
sulle semplificazioni fiscali”, è stata pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale n. 53 del 2 marzo 2012. Tra le diverse misure approvate, in particolare viene modificato l'articolo 38 del Codice dei Contratti Pubblici, relativo a lavori, servizi e forniture, che interessa, in particolar modo, le imprese dell'edilizia.
In materia di esclusione dalle gare d'appalto, il decreto legge
stabilisce che, in termini di pagamenti di imposte e tasse,
costituiscono violazioni gravi definitivamente accertate, quelle
relative all'obbligo di pagamento di debiti per imposte e tasse che
possono definiti “certi, scaduti ed esigibili” (art.1 comma 5). Con il precedente regime, invece, il contribuente ammesso a una
rateizzazione del debito tributario veniva considerato inadempiente
dalla legge e, pertanto, veniva escluso dalle gare di affidamento delle
concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi.
Il nuovo provvedimento, ora, pone rimedio a questa situazione, e
considera il contribuente a tutti gli effetti adempiente (ancorché a
rate). Saranno gli uffici finanziari a rilasciare le apposite
certificazioni e specificare l'effettiva situazione in cui versa il
contribuente. Non si intenderanno scaduti ed esigibili i debiti per i
quali sia stato concordato un piano di rateazione rispetto al quale il
contribuente è in regola con i pagamenti. «In una fase di recessione e di rigidità nei rapporti con la pubblica amministrazione ed Equitalia – conclude Murgianu - oltre che comportare grandi difficoltà finanziarie, si allenta la morsa che stringe le imprese e si apre la possibilità di partecipare comunque ad appalti pubblici, qualora si sia ottenuta la rateizzazione dei debiti fiscali o contributivi, tutto ciò rappresenta un primo segnale positivo per le imprese».
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