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P.P.
23 marzo 2012
«No allo smantellamento del Banco»
La Dircredito, la Fabi, la Fiba, la Fisac, la Uilca e l’Ugl si oppongono a una cessione degli sportelli della penisola, all’impoverimento di offerta di credito nel territorio, e chiedono che ora il Banco abbia finalmente un piano di rilancio serio

SASSARI - Le Organizzazioni sindacali dichiarano l’assoluta contrarietà rispetto a progetti che possano smantellare il Banco di Sardegna, la Banca di Sassari, Sardaleasing e Numera e annullare la storia del credito in Sardegna. «Come si può conciliare la cessione degli sportelli della Penisola alla “Grande Bper” e la ristrutturazione selvaggia di quelli della Sardegna, con gli obiettivi economici richiesti al Banco di Sardegna per il 2014?» si chiedono le segreterie di coordinamento del Banco di Sardegna in una nota inviata agli organi di stampa regionali.
La Dircredito, la Fabi, la Fiba, la Fisac, la Uilca e l’Ugl ritengono che sia inaccettabile un piano che abbia come obiettivo una mera riduzione dei costi a discapito dei lavoratori. E’ necessario che le attività lavorative rimangano nei territori: non è concepibile la migrazione di lavorazioni e lavoratori che impoverirebbe ulteriormente la Sardegna. I lavoratori si oppongono a una cessione degli sportelli della penisola, all’impoverimento di offerta di credito nel territorio, e chiedono che ora il Banco abbia finalmente un piano di rilancio serio che possa garantire il futuro della Banca, i posti di lavoro e il credito per lo sviluppo del territorio.
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