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Red
2 giugno 2012
Borlotti: al terremoto fondi opere d´arte
Lettera aperta di Umberto Borlotti all´indirizzo del Presidente del Consiglio dei Ministri affinché vengano utilizzati per le ricostruzioni dei luoghi colpiti dal terremoto fondi accantonati con le opere pubbliche
ALGHERO - Di seguito la lettera aperta di Umberto Borlotti inviata all'indirizzo del Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, con la richiesta di utilizzo, per le ricostruzioni dei luoghi colpiti dal terremoto, dei fondi accantonati con le opere pubbliche.
Egr. Presidente,
in questi tragici momenti che vivono le popolazioni colpite dal terremoto l’Italia deve e sta, grazie al Suo Governo, adoperandosi per intervenire immediatamente alla risoluzione di tutti i problemi connessi all’evento. Uno degli aspetti fondamentali è il reperimento delle risorse necessarie riducendo al minimo i necessari sacrifici degli italiani. E’ in questa ottica e in sintonia con l’obiettivo della riduzione e ottimizzazione della spesa pubblica che vorrei sommessamente presentarle una mia idea. Come noto la normativa sulle opere pubbliche impone che una percentuale dell’opera finanziata sia destinata alla realizzazione della c.d. “Opera D’arte“. In qualità di Direttore Generale della SoGeAAl spa ricordo che per la realizzazione della nuova aerostazione dell’aeroporto di Alghero furono accantonate e poi versate alla Sovraintendenza dei Beni Culturali circa 230.000 euro per tale obbligo; somme non ancora utilizzate.
E mi domando: a quanto ammontano le somme che negli ultimi anni devono o dovranno essere destinate alla realizzazione di nuove opere d’arte legate a finanziamenti pubblici?
è proprio necessario realizzare nuove opere in un Paese che sta perdendo una sua parte del patrimonio culturale e storico tra il recente sisma e quello dell’Aquila? La mia idea quindi è quella di modificare la destinazione d’uso di milioni di euro destinati a nuove opere contribuendo all’immediato intervento conservativo e di ripristino di quello esistente. Tale soluzione sarebbe a saldo zero per lo Stato con disponibilità immediata di risorse.
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