ALGHERO - L’amministrazione comunale di Alghero ritorna sulla vicenda degli swap e dopo la decisione di rescindere i contratti stipulati tra il 2004 e il 2006 dal precedente esecutivo la nuova azione contesta agli istituti bancari i costi di estinzione dei contratti stipulati dalla passata amministrazione nel 2004 che esponevano le casse de Comune per circa 30 milioni di euro fino al 2030. Di più: al contrario di quello che pretendono gli istituti bancari per l'immediata rescissione, ossia una "penale" da 364mila euro, il Comune risponde con una contro pretesa di 867 mila.

Lunedì la giunta, su proposta dell’assessore alle Finanze Paola Scanu, ha deliberato di perseguire le strategie volte a salvaguardare i conti pubblici avviando, previa contestazione agli istituti bancari, una trattativa stragiudiziale per arrivare ad una compensazione totale o parziale tra i costi di estinzione e i costi impliciti non remunerati che le banche avrebbero dovuto versare al Comune.

«Questo è il secondo passo importante che compiamo per tutelare gli interessi dei cittadini – spiega il sindaco Stefano Lubrano – dopo aver chiuso i conti con un pesante fardello che gravava sulle finanze pubbliche. Ora vogliamo che nulla resti intentato affinché l’Amministrazione possa recuperare importanti risorse legate ad una scelta del passato che noi riteniamo pericolosissima, e che coscientemente abbiamo deciso di cancellare per il bene della collettività».