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A.B. 3 agosto 2013
Saldi: Confcommercio, allarme calo
«Ennesima testimonianza sofferenza famiglie ed imprese sarde», sottolinea il presidente regionale Agostino Cicalò, che indica un calo medio del 7percento ed auspica un «patto per emergenza e sviluppo»


CAGLIARI - Partenza dei saldi in Sardegna in chiaroscuro: non è soddisfacente l’andamento di questo primo mese nell’Isola. Da un analisi di “Confcommercio Sardegna”, si rileva un calo medio del 7percento rispetto allo scorso anno su base regionale, leggermente superiore a quanto sta avvenendo a livello nazionale, come rilevato da “Federmoda–Confcommercio”. La spesa media per famiglia nell’Isola si attesta sui 220euro (95euro per persona): il 38,6percento sino a 50euro ed il 39,4percento tra i 50 ed i 100euro. Solo il 14,1percento spende tra i 101 ed i 200euro, mentre sopra questa cifra, la percentuale si dimezza sino al 7,9percento.

Comunque, è un segnale positivo il fatto che vi sia stata una ripresa degli acquisti con carta di credito, che ha registrato un –15,8percento in Sardegna (rispetto al –21,30percento registrato a maggio). I prodotti più acquistati sono abiti uomo/donna, accessori griffati, jeans e pantaloni. Non esultano gli imprenditori, la maggior parte dei quali si dice poco soddisfatto e deluso dall’andamento della stagione. Le condizioni nelle quali si partiva erano da un lato sfavorevoli, per la persistenza della crisi economica e dall’altro incoraggianti per le motivazioni agli acquisti, tenuto conto che la situazione climatica sfavorevole precedente al periodo dei saldi aveva scoraggiato gli acquisti primaverili, con la conseguenza che si sono posti in saldo anche quei prodotti che normalmente si vendevano da aprile a giugno. Si è partiti, quindi, con percentuali di saldo interessanti (dal 25/30percento) e con una vasta offerta di prodotti. In fase iniziale, soprattutto nei grandi centri, c’è stato un flusso notevole, concentrato nei primi due fine settimana. Poi la situazione delle vendite è andata affievolendosi e si spera in una ripresa anche con l’arrivo di più consistenti flussi turistici attesi per il mese di agosto.

«Auspico che il secondo mese dei saldi, che può contare anche sui maggiori flussi turistici nella nostra Isola – ha affermato il presidente regionale di Confcommercio Agostino Cicalò - possa dare una ulteriore boccata di ossigeno alle imprese dei settori interessati ai saldi ed all’economia complessiva della Sardegna. Il dato di partenza non soddisfacente dei saldi costituisce, tuttavia, l’ennesima testimonianza della sofferenza delle famiglie e delle imprese sarde. Crisi che non potrà essere subita passivamente, ma che richiede concretezza e più incisive sinergie per un patto rivolto ad aggredire l’emergenza e ad innescare progetti di effettivo sviluppo».
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