Via libera alla sperimentazione dell’utilizzo della moneta complementare: una forma evoluta di baratto multilaterale e multitemporale che consente di immettere nel circuito beni e servizi per il rafforzamento delle economie locali. Il video della presentazione di Alghero
CAGLIARI - «Senza la riscrittura del Patto di stabilità la Regione non è in grado di far fronte alle spese obbligatorie tra le quali anche gli stipendi pubblici». Lo ha detto il presidente della Regione Cappellacci, presentando l'adesione della Regione al circuito della moneta complementare Sardex, in merito alla norma inserita nella Finanziaria 2013. Recuperando 900 milioni, la Regione programmerà un tesoretto di 100 milioni tra cui il reddito di comunità in Sardex e la restituzione dell'Imu.
La collaborazione tra l’amministrazione regionale e il circuito è sancita da un accordo siglato per il tramite dell’Agenzia governativa Sardegna promozione, con cui si dà il via libera alla sperimentazione dell’utilizzo della moneta complementare: una forma evoluta di baratto multilaterale e multitemporale che consente di immettere nel circuito beni e servizi per il rafforzamento delle economie locali.
«La proposta della Giunta – ha spiegato il presidente Ugo Cappellacci, illustrando alla stampa l’iniziativa assieme al direttore centrale dell’Agenzia, Mariano Mariani, e ai referenti di Sardex, Roberto Spano e Gabriele Littera – è di adottare il Sardex per istituire un ‘reddito di comunità’ da versare ai disoccupati sardi, un’ulteriore opportunità che vogliamo offrire a quei giovani che, per le difficoltà di accesso, non hanno ancora avuto la possibilità di affacciarsi al mondo del lavoro. Il funzionamento prevede una dotazione annuale di bilancio regionale pari a 20 milioni di euro, un vero e prorio Fondo di garanzia, da inserire nella manovra finanziaria per ciascuno degli anni dal 2013 al 2015. Stimiamo, infatti, il coinvolgimento di 10.000 giovani inoccupati, tra i 25 e i 35 anni, e l’erogazione di altrettanti redditi di comunità in moneta complementare ovvero 500 sardex mensili equivalenti a 500 euro al mese per beneficiario».
La Regione, in questi mesi, lavorerà per mettere a punto il regolamento, definendo i criteri di selezione per l’attribuzione del sussidio. I beneficiari, dal canto loro, dovranno mettere a disposizione ore di servizi per la comunità nell’ambito di progetti di pubblica utilità orientati a creare attitudini positive verso l’imprenditorialità e l’auto-impiego.
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