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Cor 11:00
Sardegna Ricerche, decolla il progetto Ipoacusia
Tutto possibile grazie a un dataset di oltre mille segni, supportato da un’adeguata tecnologia in grado di tradurre la Lingua dei segni italiana (Lis) in testo o voce, facilitando la comunicazione in tempo reale


CAGLIARI - I passi in avanti si susseguono. La sfida è difficile, ma la corsa verso l’inclusione sociale prosegue senza intoppi e si concretizzerà nel 2026. Alcuni mesi fa Sardegna Ricerche e CRS4 avevano annunciato l’imminente attivazione di una piattaforma innovativa capace di ridurre le barriere comunicative tra le persone sorde e gli uffici pubblici. Tutto possibile grazie a un dataset di oltre mille segni, supportato da un’adeguata tecnologia in grado di tradurre la Lingua dei segni italiana (Lis) in testo o voce, facilitando la comunicazione in tempo reale. La sperimentazione sta per trasformarsi in uno strumento concreto a servizio della comunità sorda, come è emerso dal recente e fruttuoso incontro svoltosi all’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari. Negli stessi spazi, il 4 dicembre alle 15, è in programma una nuova tappa del progetto Ipoacusia: un “living lab”.

Il progetto “Innovare, informare, partecipare - Nuove metodologie per la comunicazione delle persone sorde” apre nuovi e ambiziosi orizzonti. L’Isola diventa protagonista, anche a livello nazionale. La sperimentazione detta la linea, si fa attiva, e coinvolge con sempre maggiore decisione i non udenti. La novità attesa da parecchio tempo si struttura e svela le sue enormi potenzialità. D’altronde, in Sardegna le persone con gravi disabilità legate ai problemi di udito sono circa 40 mila. Ecco perché quel completo dataset di video, con i suoi circa mille segni corrispondenti a centinaia di vocaboli della lingua italiana, assume un’importanza strategica. Di fatto, la piattaforma software è quasi pronta, a breve sbarcherà negli uffici della pubblica amministrazione: permetterà di ridurre le barriere comunicative.

Il cuore della novità è tutto nell’Isola. Il lasciapassare e i finanziamenti, invece, sono romani e governativi. Lo strumento di inclusione sociale imbastito da Sardegna Ricerche, CRS4 e Regione è stato finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri con oltre 700 mila euro (tra prima e seconda edizione). Oramai la novità ha il sapore della conquista, è in dirittura d’arrivo: si punta sull'utilizzo di modelli di “deep learning” caratterizzati da architetture di “reti neurali artificiali complesse”. Tutto è stato curato nei dettagli in circa un decennio di studi e test. Ecco perché la piattaforma software nei prossimi mesi farà la sua comparsa in molti uffici sardi, anche grazie alla collaborazione di esperti della Lis e di una squadra rappresentativa della comunità di persone sorde. «Il bilancio dell’ultimo nostro incontro a Cagliari è particolarmente positivo», afferma Piero Pili, responsabile del progetto Ipoacusia e ricercatore del CRS4.

«Un'ulteriore opportunità di confronto, nonché di consolidamento dei rapporti, tra i partner che stanno realizzando il progetto e la comunità dei sordi. Durante l’evento i presenti hanno dato un decisivo impulso nella creazione del dataset video Lis che è alla base della creazione della piattaforma del nuovo servizio di interpretazione automatica della Lis. Oggi abbiamo messo a sistema circa 600 parole, puntiamo ad arrivare a 1200. Il nuovo servizio di accessibilità per utenti sordi - prosegue Pili - permetterà alla pubblica amministrazione regionale di facilitare l’accesso ai propri servizi. Per esempio, i servizi regionali "Ritornare a casa plus" per aiutare le persone non autosufficienti a restare nel proprio domicilio; oppure, i "Piani personalizzati legge 162 del 1998” che prevedono l'erogazione di un contributo per l'attivazione di interventi socio-assistenziali. Ringraziamo ancora la comunità dei sordi per questo coinvolgimento che cercheremo di mantenere e allargare nelle prossime fasi del progetto».

Con la prosecuzione del “progetto Ipoacusia” si rinnova l’impegno di Sardegna Ricerche per un’innovazione che riduce le disuguaglianze e migliora l’accesso ai servizi pubblici. In collaborazione con la Regione e il CRS4, e con il sostegno della presidenza del Consiglio dei ministri, la sperimentazione viene trasformata in uno strumento concreto a servizio della comunità sorda, co-progettato con i suoi rappresentanti e pronto a entrare negli sportelli della pubblica amministrazione. L’obiettivo è dare vita a un servizio stabile, scalabile e replicabile, a beneficio delle persone con ipoacusia e di chi opera quotidianamente negli uffici pubblici: un passo avanti verso un’amministrazione più vicina, accogliente e capace di dialogare con tutti.
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